Ancora si tagliano alberi

Succede a Sant’Angelo in Vado, dove nella ristrutturazione di un intero asse cittadino, viale Lanciarini, si abbattono alberi di tiglio protetti dalla legge regionale.

Quel che più rammarica, che il tutto viene fatto senza la partecipazione democratica dei cittadini; infatti la commissione natura, che ha proprio il compito di valutare le richieste relative alle piante all’interno del centro cittadino, non è mai stata convocata dall’inizio della legislatura, nonostante i nominativi richiesti dal comune  alle associazioni.

Certo che tutto questo è il frutto della nuova legge regionale, che non mette alcun vincolo nei centri urbani e la compensazione, in caso di abbattimenti, risulta veramente ridicola: per una pianta tagliata abusivamente, ne dovranno essere piantate due, che con una percentuale di attecchimento del 50% probabilmente moriranno, né si danno indicazioni sulla loro età o certificazione.

Con le variazioni climatiche di oggi, non si considera che le piante non hanno solo il valore del legno, ma  depurano l’aria, assorbono l’anidride carbonica, abbattono le polveri, migliorano il microclima. Tant’è è dimostrato scientificamente l’abbassamento delle temperature nei polmoni verdi cittadini e, guarda un po’, tutti noi cerchiamo di mettere l’auto all’ombra di qualche albero.

Non sono state regolate neanche gli abbattimenti motivati dalle ordinanze dei sindaci, chiaramente abusate, dal momento che tagliare l’albero è la cosa più semplice. Sempre a Sant’Angelo in Vado presso il bivio cimiteriale sono stati abbattuti in questi giorni, due cipressi di cui uno ormai secolare.

Sarebbe opportuno, che proprio gli enti pubblici che volessero abbattere gli alberi prevedessero, proprio per dare esempio, la ripiantumazione in quelle aree verdi comunali che ne sono sprovviste.

Vista l’inutilità e l’inefficacia della legge regionale sulla forestazione, come coordinamento delle guardie del WWF, proponiamo ai cittadini sensibili, di attivare apposite denuncie nei confronti di chi così spensieratamente abbatte alberi di altofusto protetti, con il ricorso all’articolo 734 distruzione di bellezze naturali e al 635  danneggiamento di cose mobili e immobili pubbliche, del codice penale.

 

Sant’Angelo in Vado 24 luglio 2007

Giuseppe Dini

Le foto dell'intervento

L'assurdo è che sono stati abbattuti tigli perche' rovinati, ma a danneggiarli è stata la stessa ditta, che nel passato aveva fatto i lavori per i marciapiedi

Radici strappate. Se dovesse cadere, la colpa e' dell'albero?

Un bellissimo viale,  ridotto di dimensioni

Al viale del cimitero avrebbero dovuto abbattere un piccolo cipresso, ma hanno abbattuto anche un esemplare ormai secolare, solo perchè impediva la vista: il tutto molto discutibile.

 

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