Da www.altrometauro.net
18.10.09
Parto dalla fine. Non mi sono mai permesso di essere irrispettoso nei tuoi confronti, né di altri, in nessuno dei miei post, né ho mai parlato di coerenza; mi sono semplicemente riferito a fatti concreti; chi come me si muove con la L. 241/90 deve per forza fare riferimento ai documenti che ha richiesto, visto , ritirato. Certo sarebbe stato più semplice e più vero parlarci vedendoci in viso, anche perché il non verbale aiuta molto nelle discussioni e per avviare un sano scambio di idee. Sono comunque dell’idea che un amministratore debba essere a servizio dei cittadini e non viceversa; un po’ alla Grillo, siete nostri dipendenti…
Vedi, solo ora ci si accorge che nello statuto mancano i regolamenti specifici; la legge istitutiva è del 1990 questo per te è il terzo mandato e la precedente amministrazione di Urbania era a te vicina; in 15 anni non ci si è accorti di questo pezzo legislativo a favore dei cittadini, lo si è trascurato. A Sant’Angelo l’unica amministrazione di centrosinistra aveva chiesto 700 firme su 3150 elettori, per presentare da parte dei cittadini un referendum; ho ricorso, dimostrando l’inequa sproporzione, si è arrivati al 10%. Vedi come vengono considerati i cittadini, dai politici/amministratori.
Veniamo all’eolico. Già il fatto che il progetto venga presentato in Consiglio comunale e non anche le ragioni del NO, la dice tutta su come è orientata l’amministrazione. Supponiamo poi che per puro caso vincessero proprio i NO , come te la caveresti. Sì , è vero è un problema tuo, ma cosa potresti fare per dare risultato a quel NO! Niente! Col Referendum , avresti potuto dare lo spazio a tutte le istanze, anche a quella del NO che qui parte già svantaggiata.
Per favore poi non usiamo gli ecologismi contro gli ecologisti! Si è vero che Lega Ambiente GreenPeace, WWF hanno firmato l’accordo col l’ANEV, l’associazione dei produttori eolici, ma , ti parlo del WWF la mia associazione che conosco direttamente; intanto nel progetto di Urbania Piobbico , non si è proprio rispettato quell’accordo che infatti prevede una distanza tra due impianti eolici di 10 Km che qui non c’è! Inoltre il WWF dice e sostiene il sì per le energie rinnovabili , ma occorre vedere COME e DOVE, tant’è per esempio che non ha le linee guida proprio per il paesaggio che è difficile da valutare. A Monte Martello in provincia di Macerata su un impianto eolico pubblico, il WWF si è schierato contro. In sostanza è come la centrale idroelettrica sulla Cascata del Sasso a Sant’Angelo una della 10 più spettacolari d’Italia; pur essendo un patito di rinnovabili continuerò a dire ad alta voce il NO per quella realizzazione, perché deturpa un quadro naturale fatto di rocce ed acqua, protetta dopo anni di fatica da parte dei soli ambientalisti; se si porta via l’acqua cosa rimane? Una cornice senza la sua tela ed allora i 360 kw prodotti li andremo a realizzare elettrificando altri vecchi mulini.
L’impianto eolico di Urbania distruggerà i prati sommitali, con le sole piazzole degli aeromotore per circa 7500 m2, rovesciando i prati con le essenze particolari quali le orchidee, che sono diffusissime, sconvolgerà tutta la viabilità dei due monti per portare le pale da 35 m in loco,
sarà pienamente visibile da vari punti compreso Urbino (strano che gli urbinati si siano accorti di quello del Furlo fino a dirlo in TV e non abbiano detto niente di quello di Urbania). Senza parlare di tagli di alberature, di estrema vicinanza con l’area demaniale, di linea elettrica che attraversa i campi privati molti dei quali non sono informati, linea elettrica che passerà nell’area protetta della Cascata del Sasso.
Mi auguro che i cittadini possano veramente scegliere e rispetterò giustamente le ragioni di una comunità che si è impegnata nel dare la sua linea, comunque.
Mi auguro invece che Urbania possa continuare ad essere un
caposaldo per quanta riguarda la Casa Sostenibile, che spero non rimanga solo
nelle giornate dedicate , ma possa effettivamente essere calata nella realtà
con costruzioni attuate e vera dimostrazione di risparmio energetico e
riconversione delle maestranze nel settore ambientale, che più ci è vicino.
Rosa Filippini, presidente nazionale di Amici della Terra,
ieri nel corso di una conferenza stampa ha spiegato le ragioni del no da parte
dell’associazione all’uso indiscriminato dell’eolico, (che utilizza la
forza del vento per produrre energia elettrica).
In sintesi, i punti principali dell’intervento sono i seguenti:
1. Il contributo dell’eolico alla produzione di energia elettrica è e resterà
marginale anche in futuro.
2. Gli incentivi per le energie rinnovabili che ogni italiano si troverà invece
a dover pagare sulle proprie bollette sono destinati a salire in maniera
tutt’altro che marginale.
3. E’ necessario distinguere tra le fonti rinnovabili utili alla causa
ambientale (come biomasse e fotovoltaico) e quelle meno utili o addirittura
potenzialmente dannose (come appunto rischia di divenire l’eolico).
4. Il meccanismo degli incentivi sull’eolico in Italia si presta alle facili
speculazioni.
5. Il consumo del territorio per l’installazione dell’eolico è in
proporzione 7 volte maggiore a quello del fotovoltaico.
6. Al contrario, seguire la strada di una sempre maggiore efficienza energetica
consentirebbe tra l’altro di evitare la futura costruzione di nuove centrali
nucleari.
Peppe Dini