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Commento di del 15/02/2010 23.14.14

Peppe Dini è quello che in un'assemblea sull'eolico ad Urbania ha detto che la nostra Provincia è da sempre votata all'energia idroelettrica visto lo studio di Lucerna Gianni (pregevole) sui mulini!
Poi tre anni fa ha fatto le barricate a Sant'Angelo in Vado quando si voleva fare un una turbina "invisibile" sulla cascata del Sasso dove ne esisteva già una dismessa!
Ambientalismo dogmatico ...a senso unico con paraocchi incorporato!
Basta! Non se ne può più! Giustificare la propria esistenza politica mettendosi sempre di traverso: prima si fanno proclami "verso l'energia alternativa" poi si fa di tutto per ostacolare tutto! Altrimenti non si hanno argomenti per esistere!
Come molti dogmatici dell'ambiente che vogliono il cellulare senza antenne;_ l'eolico senza pale oppure meglio se da un'altra parte; da anni Dini predica la teoria ma la pratica? Basta! Basta! Basta! Siamo stanchi del complesso di superiorità degli ambientalisti!
Bene Lucarini vai avanti senza ascoltare questi ostacolatori del tutto!

Commento di Peppe Lucarini del 16/02/2010 7.02.43
Per Montiego: io non ho fatto polemica ho solo spiegato. Per Peppe Dini una battuta: in vita tua l'hai mai detto "sono soddisfatto?". Dicevi anche che il referendum di Urbania non serviva ....
Per gli altri: non siamo in balia di nulla. Ascoltiamo poi andiamo avanti assumendocene le responsabilità. Ma una cosa è un piccolo impianto una cosa diversa sono interventi così grandi. Non si può prescindere dall'opinione di una città.

Mi hanno anche proposto un fotovoltaico da 22 ettari che ho fortemente sconsigliato ritenendolo troppo invasivo per aree a vallata come le nostre.

Commento di Peppe Dini del 16/02/2010 22.28.03

Rispondo al commento del 15/02/2010 23.14.14; strano non figuri neanche come “anonimo”… Anche nelle assemblee pubbliche dove ho partecipato ad Urbania ho sempre sostenuto necessaria per tutti gli impianti rinnovabili, la linea del “Come e dove”, risentiti le registrazioni. Per quanto riguarda la Cascata del Sasso, vorrei informarti che essa era protetta in generale dal 1939, “biotopo degno di tutela” dalla Reg. Marche dal 1981, protetta in particolare dal 1996; le amministrazioni vadesi tutte succedutesi, non hanno mai fatto niente per la sua protezione. Con  l’ultima lottizzazione effettuata da un professionista del Peglio, la strada avrebbe dovuto stare da progetto a 14 metri dal fiume: è a 6 metri; i vari capannoni, si sono fregati ognuno un pezzettino di terreno e a rimetterci è stato quello pubblico. Allora invocavo, inutilmente, per il rispetto  delle misure, la presenza del canale del vecchio mulino in parte visibile, a mappale catastale. Del vecchio edificio non è rimasto niente di originale; i mulini erano due in serie, oggi è un unico agglomerato con diversi rimaneggiamenti moderni. Montava i ritrecini in legno e non turbine, mai state. Il disegno riportato nel libro di Lucerna nelle primissime pagine mostra come era nella realtà. La concessione idraulica è stata dimessa con tutta probabilità alla fine degli anni ’30. La centrale porterebbe via 3000 l/sec di acqua; è come un quadro senza la sua tela. Mi sono impegnato come un qualsiasi cittadino può fare: ho partecipato alla conferenza dei servizi in regione, scritto alle autorità competenti e diffuso articoli. Ho detto sì alla centrale dei Pierini che qui in questo blog è tra le più discusse, non voluta dai vicini residenti, e per quella del mulino Matteucci. Ho recentemente partecipato a Morro Valle ad un incontro dei piccoli produttori idroelettrici della Regione penalizzati dal Piano di Tutela delle Acque, per il quale come WWF Marche ho scritto ben tre cartelle di osservazioni diverse, solo in parte,  prese in considerazione. L’associazione che li raggruppa, FEDERPERN, ha intenzione giustamente di ricorrere al Tribunale Superiore delle Acque con buone probabilità, come ha ottenuto per il ricorso al PTA dell’Emilia Romagna. Non mi sento di pontificare un bel niente, ma se vuoi vedere cosa faccio visita il mio sito. Credo che tutti qui, abbiano la possibilità di scrivere e di intervenire nel rispetto reciproco.

Carissimo Peppe la discussione sull’eolico su queste pagine è stata lunga, ma ti invito a rileggerla. Ho sempre sostenuto che il referendum avrebbe avuto peso legale, mentre la consultazione peso politico. Ora certamente ti sta sopra come un macigno dal momento che hanno vinto i no; te lo dissi anche ad Urbino prima di Natale. Ma quello che più mi indispone di voi politici è che comunque vincete sempre, anche quando perdete. Ti sei messo pure come paladino del Montefeltro quando ormai il vero Montefeltro è andato a Rimini, unica iniziativa in tutta Italia. Quando stavano accadendo le prime avvisaglie io non ero in Provincia, ma tu sì. Il mio invito è di rispondere ai fatti e non di lanciarci contro le persone; è fin troppo semplice per chi usa l’anonimato e per chi proprio non vuole rispondere.

Peppe Dini

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