PROCESSO AL CODICE DA VINCI

Incontro pubblico ad Urbania con il giornalista Andrea  Tornielli

Giovedì  1 giugno alle ore 21, si è tenuto ad Urbania, presso la sala Lux, un incontro dibattito con il giornalista vaticanista del “Giornale”, Andrea Tornielli per scoprire le falsità del romanzo di Dan Brown.

Ricordiamo che il cinema Lux è stato la prima sala parrocchiale italiana ad aver proiettato il film, innescando una serie di polemiche sui quotidiani locali.

I circa 170 presenti hanno dimostrato il gradimento dell’iniziativa, così come sottolineato dal parroco don Piero Pellegrini  che ha anche fatto riferimento al Cardinale Ruini il quale ha proposito del Codice da Vinci ha espresso: ''Le mode editoriali e cinematografiche, mostrano la necessità e offrono l'occasione di un'opera capillare di catechesi, e prima ancora di informazione storica che, usufruendo anche delle attuali tecniche e metodologie di comunicazione, aiuti la gente a distinguere con chiarezza i dati certi delle origini e dello sviluppo storico del cristianesimo dalle fantasie e dalle falsificazioni, che hanno primariamente uno scopo commerciale ma costituiscono anche una radicale e del tutto infondata contestazione del cuore stesso della nostra fede, a cominciare dalla croce del Signore ''.

Dunque l’incontro con Andrea Tornielli, voluto dai gestori della sala Lux di Urbania, ben si adatta all’approfondimento storico  e catechetico.

Davvero Gesù era sposato con la Maddalena? La Chiesa ha tenuto nascosta un’inquietante verità per duemila anni? Che valore hanno i vangeli gnostici? Esiste una discendenza nascosta, che i templari e il Priorato di Sion hanno protetto a prezzo della vita? C’è un inconfessabile segreto celato nei dipinti di Leonardo? Sono stati realmente scoperti antichi documenti in grado di svelare il mistero del santo Graal? Su  questi ed altri interrogativi,  il giornalista ha dato risposte offrendo ai presenti, date, nomi, fatti, circostanze, retroscena, documenti segreti, parlando di pergamene autentiche e falsi clamorosi. La sua preparazione attenta, rigorosa, intelligente, sostenuta da un linguaggio chiaro e accattivante, rivela via via, l’inconsistenza delle tesi di Dan Brown; Tornielli sostiene ancora che il Codice da Vinci seppure rivelandosi un thriller che funziona, dove c’è un po’ di trasgressione, di mistero, di colpi di scena, non appare eccezionale neanche come romanzo.

Quasi cinquanta milioni di copie vendute in tutto il mondo. Un fenomeno di massa, senza dubbio e per  questo è stato studiato, analizzato, ancor prima della sua realizzazione scenica.

Perché allora preoccuparsene tanto? Le prime edizioni del libro compresa quella italiana, contenevano infatti una pagina di “Informazioni storiche”, nella quale l’autore afferma che tutte le descrizioni di documenti e rituali segreti contenuti nel romanzo rispecchiano la realtà. Una pagina che nelle ultime edizioni è stata tolta.

Perché non parlarne affatto? Perché quanto sostenuto sulla Chiesa e su Cristo di cui si parla nel Codice da Vinci, sono presentate come verità scientifiche, esposte da personaggi che appaiono come studiosi e come esperti. Un modo subdolo di procedere, perché insinua dubbi e perplessità inconsistenti.

E’ bene utilizzare dibattiti e conferenze, partendo proprio dal Codice da Vinci? Proprio questi momenti possono essere l’occasione per approfondire un po’ la storia del cristianesimo o per riparlare di argomenti come la storicità dei vangeli, facendo chiarezza e riportando l’attenzione sui principi che dovrebbero essere basilari per il nostro essere cristiani.

Dan Brown è uno scrittore che ha trovato la miscela giusta per un romanzo di successo o è il portabandiera di una offensiva  contro la Chiesa cattolica? Al momento non si può certo escludere che dietro a Dan Brown ci sia qualcuno o qualcosa. Né si può negare che tutta questa vicenda possa essere usata da qualche lobby che ha interesse a screditare la Chiesa. Lo stesso successo straordinario del romanzo e del film superpubblicizzato, non fa escludere che alle spalle ci sia una direzione ben organizzata.

Queste alcune delle affermazioni di Andrea Tornielli, che ha continuato a dare risposte alle domande del pubblico, fino oltre mezzanotte. Non è mancato l’intervento di don Piero che fra l’altro ha sostenuto pubblicamente la sua obbedienza al vescovo, né gli interventi chiarificatori tra la giornalista del quotidiano locale e il direttore della sala..

 

Per chi vuol approfondire:

Andrea Tornielli “Processo al Codice da Vinci” ed Gribauidi  7,90 euro

 

Sant’Angelo in Vado 02.06.06

Giuseppe Dini

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