UNA DELIBERA ILLEGITTIMA

La provincia approva un discusso regolamento per le guardie volontarie.

 

Il 28 ottobre la Provincia ha approvato il nuovo regolamento delle guardie volontarie.

Esse dipendono dalla rispettive associazioni protezionistiche o sportive e accertano nelle rispettive competenze gli eventuali reati commessi. Il WWF conta a livello regionale 40 guardie di cui 10 a Pesaro.

In questi anni hanno dato un chiaro contribuito al controllo ambientale ed a Pesaro gli accertamenti effettuati portano le guardie WWF al terzo posto dopo le Forestali e la polizia provinciale.

Ora i decreti delle guardie ecologiche e zoofile sono approvati dal prefetto, mentre dal presidente della provincia, quelle venatorie ed ittiche. Nessuna altra competenza spetta alla provincia a livello di normativa statale, mentre a livello di norme regionali spetta il coordinamento della vigilanza volontaria e fare convenzioni con le associazioni che hanno gli agenti, nient’altro. Entrambe, significano l’attivazione del coinvolgimento delle associazioni che non c’è mai stato, nonostante la decantata disponibilità del Presidente.

Quindi il regolamento approvato è di fatto del tutto arbitrario realizzato senza discuterlo con le associazioni, così come fra l’altro era stato chiesto pubblicamente e più volte nel 2000 con il precedente regolamento.

Con quello attuale, la provincia fagocita tutte le guardie, attivando tutti i passaggi di approvazione presso di essa; inoltre applica interventi vessatori ed eccessivi nei riguardi delle guardie volontarie che si rendessero colpevoli di eventuali sanzioni amministrative, arrivando a revocare i rispettivi decreti; questi però possono essere tolti solo nel caso di mancanze penali.

In sostanza con questo dispositivo, priva le associazioni della possibilità di disporre e nominare le proprie guardie volontarie, andando contro le legittime normative che prevedono il controllo del territorio da parte delle associazioni.

La provincia di Pesaro così si adegua ad altre province italiane, che stanno tentando di accorparsi la vigilanza volontaria: Imperia, Pavia, Benevento, Perugia. Ma come è avvenute in queste il WWF ricorrerà al livello amministrativo, contro la delibera del consiglio Provinciale con la probabile certezza, come è già avvenuto a Perugia, di vincere.

D’altra parte la disponibilità dell’ente è sempre stata ridotta: non ha mai autorizzato la realizzazione di corsi promossi dalla associazione, nonostante che le norme statali prevedessero questa possibilità, non mai risposto alla richiesta espressa di fare convenzioni così come prevede il piano faunistico regionale e la legge ittica, non risponde attraverso l’ufficio caccia alle segnalazioni relative alla vigilanza ed  ha sospeso decreti solo per il fatto di non aver partecipato ai corsi di aggiornamento.

 

Sant’Angelo in Vado 13.12.05

Coordinatore Regionale Guardie WWF Marche

Giuseppe Dini

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