Incontro ad Acqualagna sulle fonti di energia rinnovabile

Un interessante incontro si è tenuto ad Acqualagna venerdì 24 marzo. Promosso dal Coordinamento per la difesa delle valli del Metauto, Cesano, Candigliano, ha riscontrato un notevole successo di presenze, circa 60 persone; si tratta di uno  dei 9 incontri  promossi dal Comitato, per diffondere la cultura della tutela del nostro territorio il cui titolo infatti è: “Giornate per il futuro delle nostre valli”.

 La serata di venerdì è stata dedicata alla conoscenza delle fonti alternative d’energia. Presenti i relatori Marco Carota del gruppo di Greenpeace e l’ing. Merlo esperto del risparmio energetico degli edifici.

Il geometra Sadori del Coordinamento, ha presentato le scelte operate dal gruppo in merito ai problemi del territorio:

1.                 No alla Metalli Plasticati di Acqualagna, per la quale si è in attesa della pronuncia del TAR Marche su due ricorsi amministrativi.

2.                 Risanamento delle aree dell’ex AGROTER di a ridosso del Torrente Rio Freddo. In tali  zone c’è scaricato di tutto, fino a ben 293 codici di europei di rifiuti. Lo stesso tribunale di Pesaro si è espresso come questo traffico sia stato gestito dalla malavita organizzata con il coinvolgimento di amministratori e funzionari pubblici. Si chiede l’immediata bonifica di tutto il territorio coinvolto.

3.                 Acqua come bene pubblico. C’è un forte dibattito sulla gestione dell’acqua potabile e dell’acqua in genere che non può essere mercificata, ma che è un bene di tutti sul quale è importante non speculare  e garantirne la qualità e salubrità.

4.                 No all’inceneritore di Schieppe; una centrale a biomassa proposta nel comune di Orciano. Seppure un recente decreto del luglio 2005, abbia stabilito le caratteristiche della biomassa vergine, in Italia sono rientrati anche i rifiuti come energia rinnovabile (CDR), per cui una recente sentenza a favore di una analoga industria energetica ha permesso la combustione nella propria centrale anche di CDR. La richiesta di biomassa della centrale di Schieppe è di 1.800.000 quintali annui contro una disponibilità provinciale di 1024.840 quintali annui. Al momento c’è una vertenza nei confronti di enti pubblici e funzionari per la svalutazione degli immobili ricadenti nelle aree di ricaduta dei fumi della centrale.

Marco Carota ha poi presentato le diverse forme di energia rinnovabile, le conseguenze di irresponsabile sfruttamento ambientale: effetto serra in aumento, scioglimento dei ghiacciai, aumento del livello del mare, diminuzione della disponibilità di acqua dolce, disboscamenti eccessivi.

La disponibilità dell’energia solare ci permetterebbe, se sfruttata, di ottenere una autonomia energetica che non potrà certo darci il settore nucleare, in via di esaurimento e con tutti i rischi legati allo stoccaggio delle scorie e dei propri rifiuti. Particolarmente interessanti le diapositive proposte.

L’ing. Merlo ha presentato la valutazione energetica degli edifici, che utilizzano il 50 % di energia per scaldare, raffrescare, costruire, per gli stessi materiali utilizzati nella realizzazione. Finora a livello energetico si è sempre pensato al riscaldamento e mai al raffrescamento. Una recente disposizione legislativa di agosto, ha inserito la valutazione di questo parametro nella esecuzione degli edifici. Infatti i materiali che isolano bene di inverno non sono spesso adatti per l’estate. Occorre quindi una attenta valutazione degli isolanti usati  per la coibentazione degli edifici. Così come sta diventando sempre più attuale la certificazione energetica delle costruzioni, come richiesta anche nel Piano energetico regionale. Ma ancora siamo solo a livelli di proposte e mancano specifici decreti attuativi. Solo in Friuli, regione con lo statuto autonomo, è stata approvata una severa legislazione energetica degli edifici, oggi ampliamente realizzata dai costruttori per l’efficienza energetica dimostrata ed il conseguente risparmio ottenibile, che in pochi anni permette di ripagare l’aumento della spesa iniziale.

Sant'Angelo in Vado 28.03.06

Giuseppe Dini

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