IL WWF DICE NO
AL GASDOTTO BRINDISI MILANO
Il WWF Marche si esprime su quest’opera che interverrà drasticamente su tre comuni della provincia di Pesaro Urbino.
L’opera realizzata dalla SNAM interessa per il momento il tratto appenninico che va da Foligno a Sestino ed è un tronco (114 km) di un più ampio gasdotto che da Brindisi collegherà Milano.
Lo scopo, lo si legge nella relazione, è quello di dare l’opportunità di accedere alla rete ad utenti privati che ne fanno richiesta; in questo caso la Brindisi LNG, British Gas e l’Enel, nonché ovviamente di potenziare le linee esistenti.
In questa fase, in attesa di completare tutta la tratta, si provvederà l’allacciamento al metanodotto di Foligno ed a Sestino a quello di Rimini Sansepolcro, con due derivazioni, per Gubbio e per Gualdo Tadino.
Il tracciato interessa così tre comuni della provincia di Pesaro Urbino, Apecchio per 11 km, Mercatello sul Metauro per 9 km, Borgo Pace per 2,5 km.
La tubazione di 1,2 metri di diametro adagiati a 5 metri di profondità, necessita di una servitù totale di pertinenza di 40 metri (20+20), più una serie di cantieri, di piste di percorso dei mezzi.
Dal punto di
vista ambientale, l’opera va ad interessare diverse
strette vallate che presentano, attualmente, una notevole integrità ambientale,
non riscontrabile in altre zone. Il tracciato richiede lo sbancamento di
fondovalle e di crinali costituiti per chilometri, da solidi e spessi banchi di
arenaria, a volte assai estesi e continui, visibilmente caratteristici. Nelle
valli, i ruscelli scorrono praticamente sopra queste formazioni rocciose e non
è possibile conoscere quali effetti potrebbe provocare la profonda alterazione
cui saranno soggetti. Né si ritengono realistici i sbandierati recuperi
ambientali su tali interventi proprio perché effettuati sulla roccia compatta.
Sarebbe
come tentare di porre rimedio ad uno stupro: una natura violata nelle sue zone
più integre, ricche d’acqua, di boschi, di fauna.
Ad
Apecchio l’attraversamento interessa il fosso dei Tacconi, Chigoni, Casa
Pianaiole, Monte della Croce, Monte le Macinare, Monte dei Sospiri. Per quanto
riguarda il comune di Mercatello, interviene nella zona di Calocchiaro, S.
Andrea, Monte Petreto, Ripa dell’Alto; va ad appesantire la situazione della
valle del S.Antonio già interessata dalla superstrada Fano-Grosseto,
attraversata perpendicolarmente dal gasdotto all’altezza di Ca’
Montecomprando e Ca’ San Biagio; prosegue per Monte Lavacchio, fino alla
statale 73 bis, che è seguita parallelamente per attraversarla all’altezza del depuratore del comune di
Borgo Pace e da qui fino a Monte Alto. Il tracciato continua interessando
l’area faunistica di Ranco Spinoso in comune di Sestino.
Il WWF invita gli amministratori locali a non cedere alle lusinghe proposte dalla Snam, ai cittadini ad opporsi fermamente a queste violazioni assurde di una natura incontaminata, depredata al solo scopo economico. La proposta alternativa ci sarebbe: il gasdotto potrebbe comodamente viaggiare accanto alla superstrada E 45, che unisce Perugia a Cesena attraverso la valle del Tevere; un percorso senza dislivelli, con abbondanti materassi fluviali di facile escavazione e recupero ambientale, nonché zone raggiungibili senza difficoltà, per tutta la lunghezza del percorso.
Sant’Angelo in Vado 10.01.06
Giuseppe Dini