Settembre mese della Tutela del Creato

Dalla diocesi di Urbino il primo incontro di approfondimento in tema ambientale

Su "Il Nuovo Amico" del 24.09.2006

 

Martedì 12 settembre, si è effettuato il primo incontro dedicato all’approfondimento nelle tematiche ambientali: “OGM apice di un apporto errato con la natura”. Il relatore Don Marco Belleri è ingegnere meccanico, sacerdote dal 1997 a 39 anni. Parroco sulle pendici del monte Amiata nei paesi di Seggiano, _iscina e Vivo d’Orcia (Si); coordina un negozio del Mercato equo-solidale ed è direttore responsabile del bollettino locale “Contromano”, che si prefigge di fornire informazioni non filtrate dagli interessi dei mass media imperanti.

E’ autore del libro “Biotecnologie animali e vegetali. Tradimento del disegno di Dio”ed. LEF Firenze 2004  € 7,00 una lunga lettera inviata nel 2003 all’allora presidente della Congregazione per la dottrina della Fede, l’attuale papa Benedetto 16°.

Nella sua analisi don Marco ha sottolineato come la ricerca sia esclusivamente dipendente dal potere economico e perciò poco obiettiva.

Questi interventi, sono espressione del solo sfruttamento economico e paragonati agli interventi di selezione genetica da sempre operati dall’uomo: niente di più falso correlare la selezione delle piante avvenuta nel tempo con le biotecnologie molecolari, che intervenendo direttamente sul DNA possono dare incroci con organismi che naturalmente non sarebbero mai avvenuti: si pensi ai pomodori che non marciscono abbinati ai geni di un pesce dei mari nordici.

Una tesi sostenuta anche da molti uomini di chiesa, è che queste piante possono essere utilizzate per combattere la fame nel mondo. Niente di più falso se pensiamo che nel mondo oggi abbiamo circa il 40% di derrate alimentari in più, stoccate in varie parti del globo e spesso utilizzate come merce di scambio. Le monocolture hanno ucciso le diversità obbligando interi popoli a servirsi delle multinazionali dei semi, prima ibridi ora transgenici.

Le coltivazioni industrializzate producono di più, ma non sono più produttive dei semi “locali”; il loro rendimento è condizionato da una grande quantità di immissioni esterne: fertilizzanti, diserbanti, pesticidi, combustibili, irrigazione intensiva.

Gli ogm di oggi, sono venduti assieme a delle sostanze dalle stesse multinazionali, per far germogliare la nuova pianta trattata con sequenze di DNA adatte allo scopo.

L’uomo tecnologico industriale ha percorso la via dell’ignorare la natura e di semplificarla il più possibile per avere tutto sotto controllo, anche col plauso della Chiesa che ha visto in questa la manifestazione di qualità “divine”. Ma forse tali qualità si manifestano in altri modi, se Gesù ha mostrato in massimo grado la grandezza del Padre facendosi servo, essendo povero, parlando con semplicità

La violenza dell’uomo tecnologico-industriale nei confronti della natura è già enorme; con l’ingegneria genetica c’è il trasferimento della violenza, della sofferenza, dagli uomini, dagli animali, dalle piante alle loro cellule germinali, che non si sentono urlare, ma le cui conseguenze fanno pensare che si tratti di un ordine di violenza mai raggiunto nella storia dell’umanità. Solo in una visione diversa è possibile percepire il legame tra questa sofferenza e quella dell’uomo sempre più lontano dalla natura.

Diversi e significativi gli interventi da parte dei 50 partecipanti presenti. Lo stesso don Marco è stato trattenuto anche durante l’uscita dalla sala, a significare l’interesse suscitato.

L’ultimo incontro rimasto è con il prof. Giovannino Piana il 6 ottobre, ore 21, presso la Sala Lux di Urbania, su “Etica ed Ecologia”.

Tutti gli incontri sono riconosciuti validi ai fini dell’aggiornamento per gli insegnati, grazie alla delibera del collegio docenti dell’Istituto Comprensivo Bramante di Fermignano che ringraziamo pubblicamente, per la disponibilità dimostrata.

 

Sant’Angelo in Vado 14.09.06

Giuseppe Dini

Archivio