CALCOLIAMO
CON IL CONTATORE
Non
sempre è semplice per un docente cercare di far capire concetti come quello
dell’energia, ma partendo da strumenti che i ragazzi vedono quotidianamente,
è possibile tentare un approccio più stimolante all’argomento.
Gli obiettivi
1.
Capire il concetto di Energia
2.
Conoscere il vecchio contatore, come strumento per la sua misura
dell’energia
3.
Saper riconoscere i diversi parametri in gioco.
4.
Utilizzo dei tester, dell’amperometro a tenaglia, del contatore
elettronico
Durante le lezioni di Educazione Tecnica, alcune ore le abbiamo dedicate ad un esperimento utilizzando come strumento il vecchio contatore Enel ormai in disuso nelle nostre abitazioni.
E’ di tipo elettromeccanico ed ha al suo interno due bobine diverse: una per la tensione, una a spire di sezione molto più grande, per la corrente; entrambe contribuiscono a far ruotare un disco di alluminio, collegato con i numeratori meccanici. Più la corrente assorbita sarà elevata a causa del carico collegato, più la velocità del disco sarà maggiore. In questa maniera abbiamo la possibilità di considerare anche il fattore tempo.
Anche le variazioni di tensione contribuiranno
alla rotazione del disco.
Il contatore misura l’energia che paghiamo all’ENEL.
Funziona quindi, in base alla tensione (U), alla corrente
assorbita (I) ed il tempo (t).
Infatti il contatore usa i seguenti parametri: tensione (U),
corrente (I), tempo (t), quindi E = P x t dove
P = U x I
Tutti
i contatori elettromeccanici, hanno una costante numerica specifica, Cn (è il
numero giri necessario per consumare 1 kwh), e che varia in base alla potenza di
contratto installata (P).
In laboratorio ne abbiamo due.
Abbiamo
fatto diverse prove, collegando al contatore alcuni apparecchi elettrici
diversi, in base alla potenza assorbita: un trapano a vuoto e sotto sforzo, la
resistenza di una lavastoviglie ed una stufetta elettrica. Qui riportiamo la
prova con quest’ultima.
Nella prova effettuata nel laboratorio di Ed. Tecnica, il
contatore ha una linea di ingresso ed una di uscita. Sulla linea di uscita
abbiamo attaccato una stufetta elettrica. In parallelo alla linea elettrica,
abbiamo attaccato un tester in posizione voltmetro, per misurare la tensione,
mentre su un filo solo in serie, abbiamo inserito un tester in posizione
amperometrica.
Ho
fatto anche osservare il funzionamento di un amperometro a tenaglia, che usa
l’effetto induttivo del campo magnetico prodotto dalla corrente alternata,
quindi non funziona con la corrente continua, quella delle pile.
Una
volta accesa la stufetta, alcuni ragazzi hanno
contato il numero giri del disco, mentre
altri cronometravano il tempo; l’energia è ricavata dividendo il
numero dei giri, per la costante numerica, rappresentata dall’energia
consumata in quei numeri di giri contati ed ha come unità di misura i kwh.
Il
tempo impiegato per compiere i giri contati, ovviamente viene trasformato in ore
(h).
A questo punto, possiamo calcolare la potenza della stufetta
installata utilizzando la formula dell’energia; P=E/t (infatti la potenza è
data dall’energia, fratto il tempo impiegato) ottenendo così la misura in kw.
LA NOSTRA ESPERIENZA
|
|
LE
FORMULE USATE |
U
= 220 v |
•
E = ng/Cn |
I
= 9,22 A |
•
Sec; h = n”/3600 |
ng
= 5 |
•
Min; h = n’/60 |
Cn
= 600 numero giri/kwh |
•
P = E/t = kw |
E
= ng/Cn = 5/600 =0,0083kwh |
ng = numero giri del disco |
t=
15,5/3600 = 0.004h |
Cn=Costante numerica del contatore; è il n° di giri
necessario per 1 Kwh |
E = P x t ; P = E/t =0,0083/0,004 = 2,075kw = 2075
w |
Moltiplicando la tensione per la corrente lette dagli strumenti digitali, otteniamo:
P = U x I = 220 x 9,22 = 2028 w
Tale risultato appare vicino ai valori calcolati con il contatore. La differenza è dovuta agli arrotondamenti del cronometro ed anche dalla imprecisione stessa degli strumenti. Comunque con una prova lunga nel tempo, è possibile diminuire tali errori.
NUOVO STRUMENTO
Nelle
nostre case, l’ENEL sta installando un nuovo contatore elettronico, che
permette la contabilizzazione dell’energia a costi differenziati in base alle
fasce orarie, con la lettura a distanza, la possibilità di variazione
contrattuale, della potenza impiegata dei consumi.
Anche
la nostra scuola ne ha acquistato uno simile, che ci mostra tutti i parametri
elettrici in uso e, impostando il costo al kwh, l’eventuale pagamento.
Basta
inserirlo nella presa e collegarci l’utilizzatore di cui vogliamo conoscere i
dati. Esso inoltre ci da la lettura di tutti i parametri elettrici in gioco (
potenza, tensione, corrente, energia, costo), con la possibilità di memorizzare
valori minimi, massimi e istantanei.
Ragazzi
Fermignano 19.12.2009
Giuseppe Dini