MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA
"Leonardo Da Vinci " MILANO
Una visita virtuale che dovrebbe permette la visita reale sul posto di questa bellissima idea realizzata a Milano. Il più grande museo tecnico-scientifico d'Italia
Città per eccellenza, della tecnologia, non poteva che realizzare qui questa importante opera educativa: la raccolta di tutto quel materiale che ha fatto la storia della scienza e della tecnica nel mondo.
Condivido poi in modo particolare proprio questo aspetto educativo: uno strumento, una apparecchiatura, seppure obsoleta e non più funzionante, porta con sè una mole notevole di valori e di informazioni. Le scelte progettuali, i materiali e le tecnologie usati , le soluzioni adottate; ecco che quindi un pezzo di scarso valore, se non per il recupero dei materiali con cui è realizzato, diventa ancora valido per quanto è stato fatto per la sua realizzazione. Un carico culturale per niente affatto trascurabile, che qui a Milano si è realizzato non per i piccoli apparecchi come nel nostro laboratorio di Ed. Tecnica , ma addirittura per mezzi di trasporto interi, quali navi, treni, aerei e perfino un sottomarino.
L'augurio è di poter visitare direttamente questo importante Museo.
All'ingresso siamo accolti da una vecchia centrale termoelettrica messa in movimento dimostrativo da un motore elettrico: la Regina Margherita, così fu nominata, si mostra nella sua totale interezza; inaugurata il 9 novembre 1895 per fornire il movimento ai telai del setificio Gavazzi di Desio. Non era innovativa allora, dato che già c'erano le turbine a vapore ma i suo motori alternativi si mossero fino al 1954.
Qui vediamo il cilindro di sinistra ed il grande volano
Particolare della slitta della biella.
L'albero mosso dalla puleggia centrale muove i due generatori elettrici
Particolare della puleggia
Particolare del volano
Il caratteristico quadro elettrico isolato in marmo con i particolari interruttori a coltello
Nel museo è possibile ancora ammirare tecnologie energetiche antiche.
Motore alternativo a vapore.
Proprio per essere all'avanguardia e per approfondire argomenti attuali, il museo si è dotato anche di un impianto fotovoltaico, funzionante e utilizzato anche per gli usi didattici.
Impianto fotovoltaico
Infatti nel museo è possibile anche approfondire gli aspetti della didattica scientifica e tecnologica, sia con gli adulti, docenti, educatori, che con i bambini in visita al museo.
Piano ISS dedicato all'approfondimento della cultura scientifica nelle scuole.
Bambini in visita al museo
Sono quindi a disposizione aule attrezzate per esperienze varie e laboratori per eseguirle.
Gli strumenti del laboratorio (assomiglia al nostro di ed. tecnica come disordine, ma ricordiamolo, è un laboratorio operativo)
Le realizzazioni eseguite
Il forno solare, da noi eseguito con semplice cartone
I bambini durante il collaudo
La didattica dei colori
La struttura è dotata anche delle nuove tecnologie informatiche, utilizzate per collegamenti, approfondimenti, realizzazioni didattiche
La sala dedicata agli incontri, è realizzata nella sala da ballo del ponte di comando della nave Conte Biancamano. Tutto il ponte con i suoi tre piani è stato traferito al museo, con questa nuova funzione, assieme a quella anche di far godere come erano le sale di comando di una nave. Varato nel 1925, nel 1940, durante il periodo bellico fu requisito dagli alleati; riconsegnato nel dopoguerra fu utilizzato per trasporto passeggeri fino al 1960.
Sala incontri
Il modello del conte Biancamano
Un altro modello di nave mercantile in sala riunioni
Ricostruzione della sezione di un antico veliero munito di cannoni
Modello di un MAS
Una tipica arma italiana del periodo bellico: il cosiddetto "maiale" in secondo piano; in primo piano l'ogiva aperta di un siluro.
Torretta antiaerea
Cannone navale montato su torretta orientabile corazzata
Purtroppo anche le armi portano con se un soluzioni tecnologiche particolari che riescono ad avere un certo fascino e a catturare curiosità, soprattutto gli aerei.
Republic F-84 F Thunderstreak ; Anno 1954; fece parte della nostra aviazione fino al 1973
F-86 D North American Fiat, dotato di guida elettronica dei missili; fu dismesso nel 1973
G-91 R Fiat; nel 1964 16 di questi aerei furono assegnati alla Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Aereo da addestramento Texan T 6, con la tipica livrea arancio da addestratore; fu radiato dalla nostra aeronautica militare nel 1970.
Un intero padiglione è dedicato alle macchine su rotaia, dal caratteristico tram milanese chiamato "Gambadilegno", alle possenti locomotive a vapore.
Locomotiva 691 del 1928; sulla tratta Milano Venezia raggiunse i 150 km/h
I comandi della 691.
Automotrice Diesel AL 448 chiamata anche "littorina"; completamente sigillata a motivo dell'isolamento termico di allora, ottenuto con fibre di amianto, come si può notare sul davanti dalla "a" di asbesto.
Un caratteristico motore a "sogliola", con 12 cilindri orizzontali contrapposti, montato nelle automotrici ferroviarie, come l'AL 448.
Dal passato ci arriva una singolare proposta, tuttora attualissima: un automezzo mosso elettricamente. Si tratta di un lavastrade dei primi anni del 1900
Non assomiglia ad un camioncino come siamo abituati a vedere, ma lo è a tutti gli effetti
Il pacco batterie non è affatto modesto
Notate la cisterna, la ditta che lo ha realizzato ed il segnalatore luci
Dedicato a Leonardo Da Vinci, il museo non poteva non possedere i modelli delle innumerevoli macchine che il genio leonardesco ha saputo proporre.
La draga per canali
Le gru girevoli
La sega alternativa mossa dall'energia dell'acqua
Infine il gioiello del museo, ultimo arrivato , ma che merita una visita particolare tutta per se': il sottomarino Enrico Toti, S 506; varato nel 1964, in servizio nel Mediterraneo, è stato il primo sottomarino italiano costruito dopo la guerra. Particolarmente interessante tutta la documentazione del trasporto, dalla base navale di Augusta in Sicilia, via acqua fino a Cremona e autotrasportato su due enormi carrelli motorizzati comandati da un computer, fino a Milano.
Ammiriamone la maestosità.
La prua
La prua, particolare dei 4 portelloni di lancio dei siluri
La poppa, con i timoni di direzione e di profondità, nonchè il propulsore ad elica
Entriamo nel Toti, attraverso la porta a tenuta stagna.
Le bombole per l'aria compressa
Gli armadietti dei marinai
Cuccette estraibili
Cuccette normali
Lavello cucina
Sala comando
Controllo riempimento paratie per acqua di zavorra
Quadro elettrico comando generatori di bordo
Periscopio
Profondimetri
Quadro alimentatore
Quadro comandi elettrici
Schermo rilevamento Sonar
Pannelli elettronica Sonar
Valvole di comando per la regolazione dell'assetto
Quadro di controllo dei dati dei motori
Particolare degli strumenti elettrici
Valvole pompe
Vano batterie
I quattro tubi lanciasiluri
Particolare interno del tubo lanciasiluri
Particolare dell'interno del sommergibile
Motore elettrico della pompa
Motore diesel a cilindri a "V"
Suggestiva visione notturna del Toti
Per chi volesse avere maggiori notizie del Toti e del suo viaggio, nonchè ulteriori informazioni sul Museo della scienza e della tecnologia di Milano può utilizzare il suo sito diretto www.museoscienza.org.