Un disco a “cuscino d’aria”

 

Tentare delle esperienze accattivanti, seppure semplici, nelle classi prime, ha lo scopo evidente di avviare i ragazzi alla conoscenza del metodo di Educazione Tecnica, facendo leva sulla loro capacità di stupirsi. Se poi si collegano altri argomenti o altri aspetti didattici, è ancora un buon motivo per dimostrare l’ecletticità della disciplina.

 

Obiettivi

1.      Apprendere il metodo di Educazione Tecnica

2.      Dedicare il giusto tempo per “osservare, analizzare, realizzare,” tutti i vari aspetti trattati nell’esperienza

3.      Capire la differenza tra materiali e strumenti

4.      Utilizzo di disegni e schemi per le relative spiegazioni

5.      Seguire correttamente le fasi assegnate per la realizzazione

6.      Capire i concetti di attrito e di “cuscino d’aria”

7.      Affrontare le modalità per la realizzazione di una relazione

8.      Saper effettuare gli eventuali approfondimenti e relativi collegamenti

 

Contenuti

Utilizzo della tabella dedicata alle azioni di Educazione Tecnica; distinguere fra loro i materiali e gli strumenti; conoscenza del testo regolativo; indicazioni per una corretta realizzazione di una relazione; concetto di attrito; trasI materialiporti su  cuscino d’aria; il glossario.

 

Metodo

Ho disposto sulla cattedra in classe, il necessario per l’esperienza introducendo subito la differenza tra materiale e strumenti.

Materiali: sono quelli di base necessari per la realizzazione,  un disco CD “non funzionante”, un palloncino, un tappo a valvola per bevande, la plastilina (pongo).

Strumenti: sono gli attrezzi con cui lavoriamo i materiali, il taglierino, un paio di forbici, un pennarello indelebile.

Il nostro lavoro finitoLa superficie del disco che andrà a contatto col pavimento, è quella che non ha il dente di rotazione, in sostanza è la copertina del disco; sulla parte incisa quindi, appoggiamo la valvola, col pennarello tracciamone il perimetro, facendo in modo tale di centrare il tappo rispetto al foro del CD; col taglierino tagliamo una parte di plastilina che trasformeremo, ruotandola su un foglio per non sporcare la cattedra, in un grosso “spaghetto”; tenendo il tappo, con precisione sulla circonferenza tracciataCollaudo, appoggiamo la plastilina tutto intorno, facendo ben attenzione a farla aderire sia al tappo che al disco; se mai ci si può aiutare con le punte arrotondate delle forbici. Questa operazione richiede attenzione e meticolosità, per evitare poi perdite d’aria e fuoricentro.

Si gonfia prima il palloncino per fargli prendere la giusta forma, poi sgonfio, lo si fa entrare sulla valvola del tappo; per gonfiarlo basta soffiare a valvola aperta, dal foro sotto il CD.

Ho fatto vedere prima come il disco da solo non riesce a muoversi sulla cattedra, perché l’attrito tra le due superfici ne impedisce lo spostamento.

Si appoggia la nostra realizzazione finita sul pavimento della classe, si apre la valvola e si applica una leggera spinta. Con lo stupore negli occhi, i ragazzi possono ammirare che il disco, anche se rallenta, prosegue tranquillamente il suo percorso, anche piuttosto lungo, apparentemente senza attrito, fino a quando il palloncino si sgonfia completamente. Nel corridoio scolastico esso ha coperto una distanza di circa 14 metri.

 Schema di funzionamento

Come funziona

L’aria che esce dal palloncino, si fa spazio tra  il pavimento ed il disco sollevandolo leggermente; ciò permette la drastica riduzione dell’attrito, per cui il disco si muove con molta facilità, anche se la spinta che riceve è piccola.

 

 

 

Qualche applicazione

Esistono dei mezzi di trasporto sostenuti da un cuscino d’aria chiamati in inglese hovercraft. Questi mezzi rappresentano una delle ultime invenzioni dell’uomo in materia di trasporto (ultima in assoluto è lo Space Shuttle). Essi sfruttano potenti getti d’aria prodotti da turbine verso il suolo, per il loro sostentamento, mentre eliche applicate su torrette girevoli danno la spinta direzionale. Questi mezzi sono in grado di muoversi su diversi tipi di terreni, fangosi, paludi, delta dei fiumi, acqua, ghiaccio e passare indifferentemente tra uno e l’altro.

Hovercraft  tratto da Wikipedia

Verifica

Essa è basata sulla realizzazione della relazione; di questa si controllano gli obiettivi i dati cronologici e ambientali, i materiali e strumenti, la descrizione delle varie fasi di realizzazione, le considerazioni, nonché gli schemi sul funzionamento, gli approfondimenti eseguiti, il glossario.

Si chiede di tentare la ricostruzione a casa,  valutando come è stata realizzata.

 

Glossario

Attrito = si tratta di una forza che si oppone al movimento; si dice radente quando avviene su superfici piane.

Hovercraft = mezzo di trasporto adatto a viaggiare su terreni diversi, che sfrutta l’effetto “cuscino d’aria” per ridurre l’attrito con la superficie, sopra la quale riesce così a viaggiare anche a  velocità elevate.

 

Sitografia

http://it.wikipedia.org/wiki/Hovercraft

www.pte.it/hover

 

Sant'Angelo in Vado 2.11.07

Giuseppe Dini