INTESTAZIONE
DELL’UFFICIO O DEL COMANDO
(artt.
13 e 20, legge 24 novembre 1981, n. 689
Oggetto:
Verbale di sequestro amministrativo generico
L’anno
______________ il giorno _______________ del mese di _____________________ in via___________________________________del Comune
di__________________________, noi
sottoscritti____________________________________________________________________
diamo
atto di aver proceduto al sequestro delle cose sotto indicate, ai sensi
dell’art. 13 della legge 24 novembre 1981, n. 689, in quanto soggette a
possibile confisca
(facoltativa od obbligatoria) ai sensi degli articoli 20 legge 24 novembre 1981,
n. 689 (o di altra normativa speciale).
Si
adotta il presente atto in
quanto_________________________________________________
(descrivere
in sintesi la violazione e giustificare l’adozione del provvedimento
cautelare, riportando uno dei casi di confisca facoltativa od obbligatoria di
cui ai citati articoli 20 legge 689/81 o di confisca prevista da normativa
speciale).
La
merce sequestrata ha la seguente consistenza____________________________________
ed
il seguente stato d’uso_______________________________________________________
e
viene assicurata mediante apposizione dei seguenti sigilli____________________________
Il
sequestro è eseguito in danno di________________________nato/a a
__________________ il__________ residente a_______________in
via____________________________n. ______ a carico del quale, con separato
verbale è stata contestata violazione dell’art. _______ ____________.
Si
dà atto che, ai sensi dell’art. 4 del d.p.r.
29 luglio 1981, n. 571, l’interessato è avvertito che avverso il
presente verbale di sequestro può essere presentata opposizione ai sensi
dell’art. 19 della legge 24 novembre 1981, n. 689, direttamente a
________________________________, Autorità Amministrativa competente a ricevere
il rapporto.
Fatto,
letto e sottoscritto.
Il trasgressore
I verbalizzanti
_____________________________________
_____________________________________
VERBALE
DI AFFIDAMENTO IN CUSTODIA
Le
cose sequestrate vengono depositate presso i locali del comando in
intestazione/affidate in custodia
a_______________________________________________delegato a tale servizio (*).
Il
custode viene avvertito dell’obbligo di conservare le cose sequestrate nello
stato d’uso accertato al momento della consegna, e di presentarle ad ogni
richiesta dell’Autorità competente. Viene inoltre avvertito del divieto di
rimuoverle dal luogo ove sono custodite, salvo i casi consentiti dalla legge o
per motivate ragioni, informandolo, nel contempo delle sanzioni previste dagli
artt. 334 e 335 del c.p. per chi trasgredisce i doveri di custodia.
Fatto,
letto, e sottoscritto dai verbalizzanti e dal custode che ne riceve copia e che
dichiara di assumere gli obblighi di legge, per la custodia delle cose
sequestrate.
Si
dà altresì atto che una copia del presente verbale viene consegnata
all’interessato ai sensi dell’art. 4, comma 2, del d.p.r.
29 luglio 1981, n. 581.
Il trasgressore
I verbalizzanti
___________________
__________
__________________________
Il custode
_____________________________
(*) Art.
7 D.P.R. 571/82
Le cose sequestrate sono custodite nell'ufficio cui appartiene il pubblico
ufficiale che ha eseguito il sequestro, a cura del capo dello stesso, ovvero del
diverso ufficio competente secondo le direttive impartite dalle singole
amministrazioni.
Al servizio può
essere delegato in via permanente anche un dipendente appartenente ad un livello
retributivo non inferiore al sesto, ovvero avente la qualifica di ufficiale di
polizia giudiziaria.
Qualora le cose sequestrate per la
loro natura o per motivi di opportunità non possano essere custodite presso gli
uffici di cui al primo comma, il capo degli stessi ovvero il dipendente preposto
al servizio può disporre che la loro custodia avvenga in luogo diverso,
determinandone il modo e nominando un custode, che deve essere reso edotto degli
obblighi e delle responsabilità connessi con l'incarico che gli viene
conferito.
Dell'affidamento
delle cose al custode deve essere redatto processo verbale nel quale vanno anche
specificamente indicati i motivi che non consentono la custodia delle cose
nell'ufficio. Copia del processo verbale è inviata all'autorità di cui al
primo comma dell'art. 18 della legge.