Guardie volontarie WWF
Mi permetto di segnalare una inesattezza contenuta nel comunicato di mercoledì 15, redatto da Milena Bonaparte dell’ufficio stampa del Presidente della Provincia.
In tale comunicato si afferma che il compito delle guardie volontarie “è quello di segnalare eventuali irregolarità, sono poi i vigili a provvedere alle sanzioni.”
Tale affermazione, da sempre sostenuta dai vari uffici e dirigenti della Provincia, è del tutto erronea ed è frutto di un contenzioso con le guardie volontarie WWF e quelle attive territorialmente.
Infatti la norma sulla modifica del sistema penale, L. n. 689 del 1981, all’art. 13 prevede che le guardie volontarie, sono pubblici ufficiali, accertano (verbalizzano) le violazioni di competenza (non segnalano come sostenuto nell’articolo), assumono informazioni, ispezionano cose e luoghi diversi dalla dimora privata, fanno rilevi segnaletici, descrittivi, fotografici, nonché altre operazioni tecniche; viene a loro riconosciuta la cosiddetta “fede privilegiata”. Infine alle guardie con competenze ittiche e zoofile, è assegnata dalle specifiche leggi statali, la qualifica di Polizia Giudiziaria.
E’ quanto ho sostenuto in una memoria inviata a marzo, alle Procure di Urbino e Pesaro, alla Regione, alla Provincia, alla Prefettura, alla quale si riconosce l’effettivo ruolo di coordinamento.
Se tutte le 500 guardie volontarie dichiarate dalla provincia fossero minimamente impegnate nella tutela del nostro territorio, non avremmo il triste primato degli incidenti venatori, mentre si vessano quelle che effettivamente fanno vigilanza, con spesa reciproca di energia in contenziosi, che non sostengono affatto i volontari attivi.
Tutto questo, nonostante che le Guardie Giurate del WWF Italia sono state premiate per la loro attività a favore dell’ambiente sabato 18 aprile, dal Presidente della Repubblica in una cerimonia presso la tenuta di Castelporziano Roma.
Sant’Angelo in Vado 18.4.09
Coordinatore Regionale
Guardie Giurate WWF
Prof. Giuseppe Dini