Fondo Mondiale per la Natura – Italia

ONLUS

 

 

Coordinamento Nazionale

Guardie Giurate WWF Italia

Servizio volontario a tutela

della fauna e dell’ambiente

Casella di testo: Coordinatore
Guardie Giurate WWF
Marche


Via S. Bernardino 29
61048  Sant’Angelo in Vado PU

 

 

 

Al Comandante Polizia Provinciale

Daniele Gattoni

d.gattoni@provincia.ps.it

Al Presidente Amm.ne Provinciale

Pesaro Urbino Matteo Ricci

matteo.ricci@provincia.ps.it

Al Vice Presidente Amm.ne Prov.le

Davide Rossi

d.rossi@provincia.ps.it

All’Assessore Ambiente e informatica

Tarcisio Porto

t.porto@provincia.ps.it

All’assessore Polizia Provinciale

Renato Claudio Minardi

c.minardi@provincia.ps.it

Protocollo P.E.C. Provincia Pesaro Urbino

provincia.pesarourbino@emarche.it

Regione Marche Uff. GEV

paola.magliola@regione.marche.it

Protocollo PEC Regione Marche

regione.marche.protocollogiunta@emarche.it

Al raggruppamento GEV

provincia di Pesaro Urbino

gev.pu@libero.it

Associazione WWF Italia

g.abballe@wwf.it, guardievolontarie@wwf.it,

g.rinaldi@wwf.it,  sauropresenzini@alice.it, 

marche@wwf.it, p.fantilli@wwf.it,

vittoriocaivano@virgilio.it

Alla Prefettura di Pesaro

annamaria.meattini@interno.it

Alla Procura di Urbino

procura.urbino@giustizia.it

Alla Procura di Pesaro

procura.pesaro@giustizia.it

Alla Procura Generale di Ancona

pg.ancona@giustizia.it

 

Prot.05/6104/10

Sant’Angelo in Vado 21.01.10

Oggetto: diffida cui Vs prot. n. 80082/09

Egregio Comandante,

rispondo alla sua diffida del 9.12.09, nella quale mi si impone di riferire i servizi prestati nel 2009. Faccio presente, che  non ho ricevuto da parte sua, alcuna richiesta precedente che riguardasse la presentazione di servizi.

Ho invece avuto con lei un fitto scambio epistolario al quale mi ha risposto solo dietro mia ferma sollecitazione e nel quale mi riconosceva il mio giusto ruolo di Coordinatore Regionale delle Guardie Giurate del WWF Marche, ruolo che non trovo nella sua diffida. Le faccio presente che tuttora il mio decreto di GPG è rinnovato col WWF Italia.

Ricordo che,  per le Guardie WWF, non ho firmato l’intesa del 23/07/07, con la sua amministrazione, così come le guardie Enpa e le guardie dell’AMPANA.

Ho ricorso al Capo dello Stato al regolamento Guardie Volontarie 2005, redatto dalla Provincia di Pesaro, che, come quello del 2000, è stato fatto senza chiamare in causa le associazioni ambientali che fanno vigilanza, disattendendo così l’art. 3 comma 1 della L.R. n.29/1992 sulle GEV che cita testualmente “Le GEV si organizzano in gruppi provinciali, dotati di proprio regolamento di servizio, compatibilmente con i regolamenti delle singole associazioni, approvato dall’autorità di pubblica sicurezza…”.

Un regolamento, quello della Provincia, che quindi non ha affatto considerato i singoli regolamenti delle associazioni ambientali, non essendo queste chiamate a partecipare alla stesura.

Fra l’altro l’art. 6 del regolamento, che assegna alla Provincia la nomina delle GEV è illegittimo e direttamente in contrasto con il D. L.vo n.112/1998 art. 163, comma 3 che prevede il riconoscimento della nomina di guardia giurata da parte della provincia solo per il settore ittico e venatorio e non l’ecologico che rimane di competenza dello Stato.

Sono stato il primo nella provincia, dietro numerose istanze, a riavere nel 2002 il decreto riapprovato dalla Prefettura, come guardia con competenze ecologiche.

Mi pare di percepire nei suoi interventi, un atteggiamento persecutorio, che già ha dimostrato fra l’altro, tutte le sue inconsistenze, con l’assoluzione piena di due GEV portate in giudizio ad Urbino.

Da cittadino inoltre mi chiedo, se sia ragionevole dedicare tutto questo tempo, a rimbrottare volontari che comunque contribuiscono al rispetto delle leggi dello stato, piuttosto che incentivare il controllo del territorio cui istituzionalmente si è preposti.

Forse sarebbe anche più giusto, indagare sui funzionari provinciali che cacciano difformemente, così come messo in evidenza a marzo del 2008 da una interpellanza dell’ex consigliere Claudio Mari e dalla stampa locale, o rintracciare quei funzionari provinciali nominati nelle 500 pagine di intercettazioni telefoniche del NOE a riguardo dello scandalo rifiuti di Carrara di Fano, detta operazione “Arcobaleno”.

Le comunico comunque, che non ho potuto espletare i tradizionali servizi nel territorio, a motivo di una grave malattia, di cui ancora ho le conseguenze. Ho effettuato, tuttavia,  servizi per il WWF tramite computer, attivando e seguendo, come Pubblico Ufficiale, 40 richieste di avviamento di procedimenti amministrativi e di conferenze di servizio, così come previsto dalle attuali normative; ho attivato due corsi di formazione e aggiornamento per le guardie giurate volontarie, che lei non riconosce, nonostante il WWF Italia sia un soggetto formatore a livello nazionale, ho partecipato al seminario interregionale sulla vigilanza volontaria di Fano nel febbraio 2009, così come ai corsi del WWF e di altre associazioni di vigilanza.

In conclusione, non avendo firmato alcuna convenzione con la Provincia, non ritengo di sottostare al suo coordinamento, ma di muovermi nella piena libertà di azione che indica la mia associazione di appartenenza, così come operano altri nuclei di vigilanza volontaria, sia nel territorio della nostra provincia, sia nella regione.

Distinti saluti.

Giuseppe Dini