CLASSI DI CONCORSO SCUOLA MEDIA

 

Il 27 luglio 2004 si è svolto a seguito di specifica richiesta da parte delle OO.SS un incontro con i rappresentanti del MIUR per una informativa sulla revisione delle classi di concorso nella scuola secondaria di primo grado come previsto dalla legge  di riforma e dal decreto legislativo 59/04.

Criscuoli del MIUR  ha informato sullo stato di avvio dei lavori da parte di una commissione incaricata di fare una ricognizione delle problematiche connesse all’attuazione del decreto legislativo e delle annesse Indicazioni Nazionali; lo stato di avvio dei lavori permette di dare rilevanza a contributi, suggerimenti e riflessioni fornite dalle organizzazioni sindacali sulle decisioni da assumere successivamente alla presentazione di proposte strutturate da rendere note entro la fine di settembre. Per la UIL-Scuola  Noemi Ranieri ha evidenziato la necessità di un approccio complessivo ed organico per l’attuazione dei diversi profili gestionali della riforma, al fine di dare risposte chiare ed evitare soluzione palliative e transitorie ai diversi problemi che vanno a ricadere sulle scuole e sugli insegnanti. Occorre quindi dare incarico ad una commissione che riveda, in modo da coordinarne gli orientamenti rispetto alla applicabilità, le Indicazioni Nazionali; vanno     superati gli interventi per segmenti o aree separate, come avvenuto per la commissione sull’ evoluzionismo, rafforzati il raccordo interdisciplinare e multidisciplinare, sanati salti e discontinuità interni ad alcune discipline. Il lavoro di questa commissione andrebbe raccordato con quella incaricata della revisione delle classi di concorso a cui si dovrebbe mettere mano, secondo la UIL  solo in via residuale e non prima che indicazioni ed orientamenti più precisi vengano assunti in ordine alla riforma del secondo ciclo.

Rispetto alle classi di concorso  della scuola media che più di altre vengono messe in discussione dalla riforma si è affermato  quanto segue:

Educazione tecnica

L’insegnamento dell’educazione tecnica deve mantenere la propria autonomia e specificità con una struttura autonoma di insegnamento ed una classe di concorso a sé, evitando contaminazioni con l’area scientifico matematica; ciò anche per dare maggiore coerenza ai piani di studio   personalizzati in ordine alla istituzione dei licei tecnologici prevista dalla riforma stessa. La preparazione di accesso ad essi troverebbe una solida base nel mantenimento della disciplina a sé nella secondaria di primo grado; le ore eccedenti derivanti da una diversa articolazione dei rapporti orari tra le discipline dovrebbero essere mantenute a ciascuna scuola per le attività di laboratorio, e/o opzionali e facoltative.

Educazione musicale e strumento musicale

E’ necessario mantenere separati tali insegnamenti, e la relativa vocazione disciplinare in quanto il primo attiene ad un completo percorso di istruzione che deve prevedere la maturazione di competenze ed abilità in ordine a questa forma espressiva per tutti gli alunni, il secondo attiene ad un profilo tendente a valorizzare talenti e vocazioni particolari,  la cui importanza è riconosciuta anche dalle prospettive di riordino del ciclo secondario con l’istituzione di licei musicali e  i successivi sbocchi verso l’alta formazione artistica e musicale.

Educazione fisica

Il mantenimento di tale disciplina e della conseguente classe di concorso è dettata da valutazioni sul ruolo e l’importanza di un armonico sviluppo e sulla equilibrata formazione della personalità dei ragazzi  nonché per la prevenzione di disturbi e patologie  a cui la scuola può opportunamente contribuire.

Lingue straniere

 Non è improponibile la soluzione di riunire l’insegnamento delle lingue straniere in un unica classe di concorso ma la valorizzazione delle competenze linguistiche dei docenti deve partire dalla disponibilità degli stessi ad impegnarsi su insegnamenti diversi da quelli finora  praticati; a questo fine si pongono due problemi uno di certificazione delle reali competenze linguistiche da parte dei docenti, l’altro far incrociare la domanda e l’offerta di lingue straniere, che a fronte di un allargamento dei confini europei potrebbe coinvolgere una serie più ampia di lingue di interessi.

Educazione tecnica