NON ESPRIMO ALCUN COMMENTO: L'AMAREZZA CHE PORTO NEL CUORE E' TROPPO GRANDE CHE RISCHIEREI DI ESSERE OFFENSIVO; INOLTRE E' NECESSARIO ALMENO ASPETTARE GLI ATTI UFFICIALI.

Medie, Educazione tecnica addio

di Alessandra Ricciardi


Un taglio di circa 13 mila cattedre nel piano di risparmi del tandem Economia-Istruzione

Sarà accorpata a Matematica. A Lettere meno ore di lezione
La cura da cavallo a cui dovrà sottoporsi la scuola per dimagrire è quasi pronta. I tecnici di Istruzione ed Economia stanno ultimando il piano di razionalizzazione della spesa, per circa 8 miliardi di euro di risparmi, che dovrebbe essere presentato ai sindacati la prossima settimana.
E si apprende di un nuovo tassello del mega piano di tagli: dopo i 40 mila posti in meno alle elementari e i circa 35 mila che dovrebbero andare via alle superiori (si veda IO di martedì scorso), tocca alle medie. Che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, dovrebbero rinunciare a circa 13 mila cattedre. Il condizionale è ancora d'obbligo, visto che sulle modalità attuative della riduzione di spesa imposta dalla Finanziaria estiva 2008 i tecnici della commissione mista non la pensano proprio allo stesso modo. E in più di un'occasione quelli di viale Trastevere hanno dovuto riscrivere il piano, dopo il no dei rappresentanti del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Ma ormai si è capito che la manovra sulla scuola sarà durissima, che sconti e dilazioni-come invece avvenuto fino al più recente passato-questa volta non saranno fatti. E la Gelmini- contestata anche dal collega di governo, il leader della Lega Umberto Bossi, per la riforma delle elementari- è uscita alla scoperto. Dicendo che non vi è nessuna certezza di assunzione per i circa 200 mila precari che sono ancora iscritti in graduatoria in attesa di un posto fisso. «Il loro futuro non dipende da me», ha detto a Cernobbio, «negli ultimi 30 anni la politica si è comporta in maniera irresponsabile, per troppi anni sindacati e governi compiacenti hanno ribaltato la missione della scuola che è fatta per gli studenti e non per pagare una cifra spropositata di stipendi, che sono pure da fame». E i 200 mila precari che nel frattempo si sono abilitati? «Dovremo sforzarci di trovare nuove figure professionali dove inserirli», ha detto la Gelmini. E già si parla di un tentativo, portato avanti con il ministro del welfare, Maurizio Sacconi, per trovare uno scivolo verso il settore del turismo.
Intanto, il tandem Economia-Istruzione procede a passi da gigante sui tagli da fare in attuazione della Finanziaria. «Speravo di poter agire con più gradualità», ha detto sempre la Gelmini, quasi a giustificarsi dell'arrivo a sorpresa del maestro unico, «ma la situazione è al collasso, ho dovuto accelerare». Nel mirino anche le scuole medie. Dove oggi gli organici sono calcolati sulle 33 ore di lezioni settimanali e invece dovranno accontentarsi di 29 ore. Insomma, si torna al piano orario che prevedeva già la riforma Moratti. La riduzione riguarderà certamente Educazione tecnica (o Tecnologia), disciplina che sarà soppressa in quanto tale e sarà inglobata in Matematica. Ma pure Lettere dovrà perdere qualcosa, anche se su questo punto sono forti le resistenze da parte dell'Istruzione. La strada dell'intransigenza è stata però imboccata. E la Gelmini pare decisa a percorrerla fino in fondo. Anche se si troverà di fronte i sindacati. Le prime proteste per il maestro unico già ci sono state in questi giorni di avvio dell'anno scolastico. I Cobas hanno proclamato lo sciopero, per il 17 ottobre. Cgil, Cisl e Uil scuola, intanto, intensificano i comunicati minacciosi: non staranno con le mani in mano.

Nota: Italia Oggi del 9/9/2008

Educazione tecnica