On. le Ministro della Istruzione Università e Ricerca

Mariastella Gelmini

Viale Trastevere 76 A

00153 Roma

 

Preg.mo Dott. Giuseppe COSENTINO

Capo Dipartimento per i servizi nel territorio

Ministero della Pubblica Istruzione

 Viale Trastevere 76 A

00153 Roma

 

Preg.mo Dott. Luciano CHIAPPETTA

Direttore Generale Personale della Scuola

Ministero della Pubblica Istruzione

Viale Trastevere 76 A

00153 Roma

 

Oggetto: Educazione tecnica/tecnologia scuola media.

 

On.le Ministro, apprendo dal collega Cesare Leone dell’ANIAT, delle sue dichiarazioni in merito alla riduzione di un’ora di Ed.Tecnica /Tecnologia.

Come docente di questa disciplina, non posso che esternare preoccupazione,  non per me che fra qualche anno sarò in pensione, ma per la materia che insegno, così fortemente bistrattata da tanti, compresi i suoi predecessori, nei confronti dei quali mi sono permesso, fin da allora, di intervenire.

Seppure con un percorso epistemologico piuttosto recente, questa materia ha saputo via via nel tempo avere il suo iter storico-culturale, al quale molti di noi hanno contribuito direttamente, partecipando a seminari e corsi di aggiornamento.

La disciplina dell’imparare facendo è riuscita, molto prima delle altre, ad uscire dalla scuola per entrare nel locale ed orientare al lavoro: visite in fabbriche, ad impianti di produzione energetica, sistemi di depurazione e potabilizzazione acque, opifici per la produzione alimentare, aziende agricole.

Dal vecchio manualismo pre 1976, si passati a quello che oggi in maniera sempre più evidente viene definito “problem/project based learnig”, anche grazie alle nuove macchine informatiche,  oggi più utilizzate.

Non che queste siano da idolatrare, ma rimangono una delle tante “tecnologie” che la disciplina da me insegnata tratta, non l’esclusiva!

Né va trascurata l’operatività che i ragazzi possono esplicare nel laboratorio di Ed Tecnica; attraverso le loro realizzazioni essi non solo mettono a frutto le loro conoscenze, ma sulla realizzazione, misurano, verificano, calcolano, collaudano, propongono modifiche.

Tutto questo, quando oggi impera l’economia “dell’usa e getta” del “non funziona lo butto”, con ragazzi che sempre più sono abituati al virtuale, molto meno all’attrezzo meccanico, è un aspetto molto educativo. Si pensi semplicemente alla possibilità che ha un vecchio elettrodomestico, anche non più funzionante, nell’essere smontato nelle sue parti ed essere esposto come una bacheca esplicativa, oppure per capirne il funzionamento, o anche per recuperarne parti utili per altre esperienze.

Tutto questo oggi poi con l’aiuto informatico può essere maggiormente diffuso, mostrato, approfondito. Ecco che il computer ci viene in aiuto per approfondire, diffondere, fotografare comunicare. Una tecnologia che gli insegnanti di Ed. Tecnica hanno usato, primi fra tutti fin dalla metà degli anni ‘80, con i primi pc, che programmati in basic.

Ora le chiedo di non penalizzare questa bellissima disciplina, amata comunque dai ragazzi e capace di farli sentire dei piccoli Archimede, di mantenere tutte le tre ore per tecnologia e informatica.

Le suggerisco di visitare il mio sito nel quale ho raccolto buona parte delle esperienze effettuate a scuola  www.educambiente.it , ma sicuramente avrà modo di vederne molti di altri miei colleghi.

La invito  fin d’ora a visitare anche le scuole dell’entroterra, non solo quelle romane, e per me sarebbe un vero piacere se capitando ad Urbino, potesse scendere a Fermignano dove insegno.

La informo che sono il moderatore di un blog su  www.leonessa.net, realizzato dal collega Gabriele Chiesa di Brescia, nel quale partecipano alla discussione circa 300 iscritti, tutti insegnanti di Tecnologia, e che ha raccolto 600 firme inviate al presidente della repubblica per sostenere la nostra disciplina.

Mi appello a lei perché possa darmi delle risposte in merito e per le quali resto in attesa.

La ringrazio per l’attenzione.

 

Giuseppe Dini

Docente di Educazione Tecnica

Presso l’I.C.S. “Bramante” di Fermignano PU

Educazione tecnica