No alla penalizzazione dell’EDUCAZIONE TECNICA e dell’INFORMATICA

Gli schemi di regolamento del primo ciclo attualmente in corso di approvazione, prevedono per la scuola media la riduzione dell’orario settimanale a 29 ore. Italiano passa a 9 ore più una decima di approfondimento che porta l’orario settimanale a 30 ore. Educazione Tecnica/Tecnologia, dalle tre ore di cattedra che da sempre ne costituiscono la struttura, passa a definitive 2 ore, perdendo la terza che per ora è Informatica. Una perdita secca del 33% per questa disciplina, nata nel 1976 e troppe volte trattata come materia di secondo livello. Già agli inizi del tempo prolungato, essa non aveva ottenuto alcun incremento d’orario sebbene i docenti fossero coinvolti nelle più disparate attività.

Con l’avvento della riforma Moratti nel 2003, Educazione Tecnica diventò Tecnologia e si ridusse ad una sola un’ora. Gli insegnanti più impegnati per la cultura tecnologica decisero di usare il computer e la rete internet per informare le famiglie delle conseguenze di questa scelta. Il risultato fu quello di conservare la seconda ora, consentendo di dedicare la terza all’informatica, una delle famose tre “i” dello slogan della riforma morattiana. Con la nuova normativa in corso di approvazione, nello schema di regolamento non è previsto alcuno spazio orario per l’informatica, che sparisce completamente senza alcuna ulteriore indicazione.

Tutto questo avviene nel 2009, “Anno Europeo della creatività e dell’innovazione” che ha come obiettivi:

§          promuovere nel campo della matematica, delle scienze e delle tecnologie l'insegnamento di competenze sia di base che avanzate favorevoli all'innovazione tecnologica;

§          rinsaldare i legami tra le arti, le imprese, le scuole e le università;

§          promuovere il design quale attività creativa che contribuisce significativamente all'innovazione, nonché le capacità di gestione dell'innovazione e della progettazione;

Gli insegnanti di Educazione Tecnica da sempre hanno curato e portato nella scuole italiane le nuove tecnologie, dall’uso del videoregistratore per montare filmati in VHS a chi ha realizzato vere e proprie TV scolastiche, ancora prima della legge Mammì. Gli insegnanti di Educazione Tecnica hanno introdotto nella scuola italiana i primi computer: Commodore 64 e Siclair, che con le sperimentazioni di programmazione Logo e Basic, hanno permesso le prime lezioni di robotica con le automazioni componibili della Lego.

La stessa disciplina ha da sempre proposto l’insostituibile rapporto della scuola con il mondo del costruito, della produzione e con l’imprenditoria locale, offrendo opportunità di conoscere direttamente, con visite di istruzione, gli impianti tecnologici, le aziende artigianali ed industriali, le fabbriche presenti sul territorio. Tutto ciò ancor prima dell’avvento del cosiddetto “progettificio” di cui oggi la scuola è accusata.

Nelle aule e nei laboratori di Educazione Tecnica, si è sviluppata la genialità “dell’imparare facendo” che oggi, con la didattica informatica insieme all’attività didattica creativa/sperimentale, assume la denominazione di  Project o Problem Based Learning, cioè l’insegnamento fondato su progetti e problemi.

Nonostante la perdita di molti laboratori di attività pratica, tendenza progressivamente consolidatasi dopo il 1990, molti insegnanti di Ed. Tecnica hanno continuato a proporre attività innovative.

Con l’informatica, gli insegnanti di Educazione Tecnica hanno promosso e sviluppato iniziative di offerta formativa che si constatano concretamente nei siti web scolastici e nelle aule di informatica, tradizionalmente curati da questi insegnanti. Tantissime esperienze dedicate alla tutela dell’ambiente, all’approfondimento delle forme di energia rinnovabile sono frutto dell’impegno di questi insegnanti. Già negli anni ’80 alcuni insegnanti di Ed. Tecnica sperimentavano i pannelli solari termici e le prime celle fotovoltaiche. Anche la ricerca grafica e lo studio dei materiali innovativi rientra nella specifica area di questa indispensabile disciplina.

Mentre il Ministero dichiara di voler rilanciare il ruolo delle scienze sperimentali, di cui Tecnologia è un aspetto di rilevanza essenziale, proprio perché permette il collegamento tra la teoria e la pratica, si assiste ad una pesantissima penalizzazione con la sottrazione di un’ora settimanale.

Gli insegnanti di Educazione Tecnica, consci del ruolo attualissimo che la loro disciplina offre nella scuola media di primo grado, intendono opporsi alle scelte di mortificazione della cultura tecnologica effettuate dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca.

Pertanto sostengono il ruolo della cultura tecnologica ed informatica nella scuola di base italiana, con l’invio di questo testo, memorizzato su supporto informatico, al Ministro dell’Istruzione - MIUR - Viale Trastevere, 76/A - 00153 ROMA.

L’iniziativa, nata spontaneamente dall’idea di un insegnante e promossa attraverso il sito www.educazionetecnica.it, è stata recepita anche dall’ Associazione Nazionale Insegnanti Area Tecnologica.

Sant’Angelo in Vado, 1 gennaio 2009           

Coordinamento Docenti di Educazione tecnica

Educazione tecnica