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AMBIENTE
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PULIAMO
IL MONDO A Sant’Angelo in Vado si è svolta una interessante iniziativa dedicata all’ambiente. L’Amministrazione Comunale ha aderito alla proposta della Lega Ambiente “Puliamo il Mondo “ attraverso la quale si sollecitano i cittadini, le istituzioni, a dedicare una giornata del loro tempo, a ripulire dai rifiuti gli spazi della propria città. A tale manifestazione hanno aderito le scuole medie ed elementari, l’associazione pescatori FIPS, gli scouts AGESCI ed il WWF. Interessante è stato anche il coinvolgimento della Parrocchia attraverso la celebrazione liturgica orientata a dare sollecitazioni di tipo ambientale. Venerdì sera, 1 ottobre, gli scouts hanno lanciato assieme al parroco tutta l’iniziativa, con la deposizione di una grande croce sul ponte, una grossa lampada a cera a ed il programma della giornata del sabato 2 ottobre. Durante questa giornata, le scuole hanno ripulito le aree limitrofe agli edifici, mentre nel pomeriggio i pescatori l’area della Cascata del Sasso, i piccoli scouts la zona del vivaio regionale, e i più grandi un’area limitrofa alla strada provinciale Pianmeletese. Si è raccolto di tutto: dalle batterie d’auto a ruote intere di camion , seggiole, taniche bottiglie, televisori segno di inciviltà e trascuratezza, oggi che i punti di raccolta dei rifiuti sono presenti in tutte le città. Alla sera la messa vespertina è stata celebrata sul ponte; quattro i momenti dedicati alla riflessione ambientale, ricavati dai ritiri dei gesuiti canadesi: 1)
Il primo momento è stato dedicato alla presa di coscienza della vastità
della crisi ecologica, nella prospettiva di un Dio che ci ama, nel quale
ristabilire le nostre relazioni sbagliate con la Terra, con gli esseri
umani, e con Dio. Il sindaco Bravi Settimio ha presentato questo aspetto
prima della Messa. 2)
Il secondo momento ci ha permesso di affrontare la sofferenza della Terra,
la realtà della morte, e in essa trovare Dio, il Cristo sofferente.
Peppe, capogruppo degli scout ha chiesto
perdono per una serie di aspetti locali. 3)
Il terzo momento, è stato proposto per nutrirci del mistero di Dio, della
Sua bellezza, della presenza di Cristo sulla Terra. La nostra anima viene
così arricchita. Don Piero nell’omelia, ha aiutato a capire la
magnificenza del creato. 4)
Nel quarto momento, si è compreso di nuovo che la sofferenza e la morte
non sono la fine, ma la vita. La vita
di Cristo nella vita della terra ci porta gioia, ci da
speranza. Paola Pagliardini capo scout,
ha presentato con la preghiera di Miriam, una serie di piccole
decisioni da prendere nelle nostre famiglie per dare un contributo
ambientale immediato. Due
i gesti particolari durante la messa. Il
fuoco accesso al centro del fiume e preparato dai giovani del gruppo
scout. Esso ha rappresentato l’energia dello Spirito che il giorno della
Pentecoste discese sopra la testa di ciascun discepolo sotto forma di
Fiammella, segno della luce necessaria a illuminare il cammino spirituale
di tutti. Dal punto di vista ecologico esso è l’energia solare
immaganizzata dalle piante, eccezionali laboratori viventi, capaci di
trasformare gli inerti minerali del terreno e l’anidride carbonica
dell’aria, in sostanze organiche che diventeranno il nostro cibo. L’altro
gesto è stata la benedizione del fiume ripresa dalle 4 Tempora, preghiere
del periodo agricolo: un richiamo a mantenere la purezza dell’acqua che
ci è indispensabile così come sottolineato da don Piero durante
l’omelia: “Lungo il fiume, su una riva e sull’altra, crescerà ogni
sorta di alberò da frutti, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti
non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal
santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le loro foglie come
medicina.” (Ezechiele 47). Voglio
chiederti perdono Signore, a nome di tutti per la trascuratezza che
abbiamo nei confronti della tua magnifica Creazione. Ma non voglio pensare
ai grandi problemi del mondo che sentiamo lontani e voglio invece
chiederti perdono per quei gesti poco ecologici che ogni giorno facciamo
qui sul nostro territorio, sul nostro paese. Siamo
ormai abituati al un benessere elevato per cui costruiamo le nostre case,
i nostri edifici. Ti chiedo perdono Signore se lo facciano forzando il
paesaggio, il terreno in cui si appoggiano, con grossi martelli
pneumatici, mine e tutto ciò che altera profondamente l’aspetto
estetico che ci hai donato; insegnaci ad adattare ciò che costruiamo
nell’ambiente come una sorta di laborioso ricamo. Ti
chiedo perdono se poi le nostre costruzioni mettono a repentaglio,
con i loro scarichi, i pozzi dell’acqua comunale senza che alcuno
intervenga. Perdonaci se trascuratamente irroriamo le aree intorno alle
captazioni con il diserbante per ottenere il massimo da quei terreni senza
considerarne il rischio. E’ d’estate che sentiamo forte il problema
dell’acqua, quando questa a causa del clima comincia a scarseggiare. E
noi non ci preoccupiamo perché tanto attingiamo a quella del pozzo, che
però non è privata, è di
tutti. Perdonaci se innaffiamo gli orti ed i campi incuranti delle varie
prescrizioni, pronti però a reclamare per le varie sospensioni della
fornitura idrica. Insegnaci ad essere attenti a quella risorsa preziosa,
che è la nostra acqua potabile. La
nostra sete di produrre e di avere, ci fa sconvolgere anche un settore che
ancora qui sentiamo vicino alla nostra cultura: quello agricolo. Oggi si
coltiva sempre più spesso, solo per avere i contributi statali, poco
importa i risultati. Gli scarichi degli allevamenti strapieni di animali,
fanno bella vista nei campi per diverso tempo, con i conseguenti rischi.
Perdonaci se non facciamo più come una volta, dove essere agricoltore era
l’arte del riutilizzo, dell’attenzione ai ritmi biologici della
natura, insegnaci a recuperali per il bene di tutti Perdonaci
per i nostri rifiuti che non separiamo in maniera differenziata, per le
piante colonne del cielo, che con troppa facilità ed egoismo abbattiamo,
per i nostri amici animali che maltrattiamo e uccidiamo. Per tutto questo
perdonaci o Signore ed insegnaci ad essere proprio grazie alla nostra fede
in Dio Creatore, persone che si impegnano per la tutela del creato. Sant’Angelo in Vado 6.10.04 Peppe Dini
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