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AMBIENTE
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LA
CHIESA CATTOLICA SI INTERROGA SUGLI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM) “Organismi
geneticamente modificati: minaccia o speranza?”. E’ il tema di un
seminario di studio organizzato in Vaticano, il 10 e l’11 novembre,
dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. “Reperire il
maggior numero di dati sugli ogm studiandone le implicazioni in campo
alimentare, commerciale, ambientale, sanitario, umanitario ed etico”:
questo, si è letto nell’incontro, al quale hanno partecipato oltre 60
rappresentanti del mondo della scienza, della politica, dell’industria
e del commercio, nonché degli organismi internazionali competenti. Tale
iniziativa è stato profondamente voluta dal nuovo
Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace,
arcivescovo Renato Raffaele Martino, già delegato della Santa Sede
all’ONU, tornando sulla questione dopo che indiscrezioni di stampa
davano per certo l’appoggio agli ogm da parte della Chiesa, a motivo
del fatto che questi potrebbero essere usati per debellare la fame nel
mondo. “Le
piante geneticamente modificate sarebbero sicure almeno come quelle
tradizionali, forse di più. Senza contare il fatto che proprio dai
vegetali Ogm la biodiversità - uno dei motivi di chi
non vorrebbe questi organismi - potrebbe trarre beneficio dagli
organismi geneticamente modificati (Ogm) invece che essere
danneggiata”. Ad affermare tutto questo è stato Francesco Sala,
docente di Botanica e di Biotecnologie Vegetali all’Università di
Milano, il primo ad aprire la due giorni di studio in Vaticano sul tema
degli ogm. Una
voce fortemente critica invece, si e’ alzata nel corso dei lavori del
convegno da uno scienziato ed esperto della materia, il gesuita Roland
Lesseps, promotore di un centro in Zambia per lo sviluppo di una pratica
agricola non dipendente da pesticidi e sementi geneticamente modificati
(va ricordato che la Zambia pur in forte crisi di produzione agricola,
ha rifiutato un contributo di 50.000 milioni di dollari dagli USA, perché
vincolati all’acquisto di ogm). Il
padre gesuita ha anche criticato l’organizzazione del convegno notando
che “gli scienziati invitati sono troppo sbilanciati in favore degli
ogm”. “La
nostra prospettiva teologica - ha detto padre Lesseps- si indirizza al
rispetto di tutta la creazione di Dio, un rispetto che riconosce la
sacralità e l’inviolabilità del valore dell’ordine cosmico. In
conseguenza di ciò ogni modificazione genetica non può essere vista
semplicemente come uno strumento tecnologico o economico nelle mani
degli uomini”. Che
la questione nella stessa Chiesa fosse controversa lo dimostra anche
l’ampio dossier pubblicato da “Promotio Iustitiae”, la rivista del
Segretariato per la Giustizia Sociale della Curia Generalizia della
Compagnia di Gesù (numero 79), che, sotto il titolo “Organismi
geneticamente modificati: un dibattito”, tocca tutte le tematiche
legate agli ogm, attraverso interventi basati sulle esperienze personali
dei gesuiti, molti dei quali anche in qualità di scienziati ed esperti,
in diverse parti del mondo. Anche
l’Agenzia Adista il 3 ottobre pubblicava una serie di interviste al
missionario della Consolata p. Francesco Bernardi, ex direttore della
rivista "Missioni Consolata", al saveriano p. Marcello
Storgato, il comboniano p. Alex Zanotelli, alla responsabile
dell'ufficio Giustizia e Pace della congregazione della Consolata suor
Patrizia Pasini, a p. Piero Gheddo del Pime, mettendo in evidenza una
diffusa contrarietà agli ogm, pur con alcune differenze di pensiero. Ma
allora le domande: E’ giusto brevettarli? Sfameranno il mondo? Sono
dannosi? sono rimaste senza risposta? Mi
piace utilizzare a tal fine, il documento della Commissione pastorale
della terra del Brasile, impegnata da tempo a contrastare l'uso di
sementi transgeniche. Già nel maggio scorso, durante l'assemblea
generale della Conferenza dell'episcopato brasiliano, i vescovi
incaricati di accompagnare la Commissione avevano rilasciato una
dichiarazione in cui assumevano una posizione contraria agli ogm . Brevetti “…Il
semplice fatto di brevettare esseri viventi già offende la coscienza
umana, poiché la natura è un bene di uso universale e, per i
cristiani, dono gratuito di Dio. …Quando attualmente si mettono sul
mercato o si distribuiscono inizialmente gratis agli agricoltori sementi
brevettate, sbaragliando così le sementi locali liberamente
disponibili, si programma intenzionalmente la dipendenza e
l'indebitamento.” La fame nel mondo “Eliminare
la fame del mondo è l'argomento morale per giustificare fini che nulla
hanno a che vedere con questo obiettivo… Tra le principali ragioni
della fame nel mondo non c'è il dominio delle tecnologie, ma, al
contrario, la distruzione delle forme contadine di produzione, la
perdita dell'autonomia produttiva degli agricoltori, la mancanza di
politiche pubbliche di appoggio agli agricoltori, la concentrazione del
reddito e della terra e la mancanza di lavoro… La tendenza fin qui
espressa è quella ad un crescente monopolio del mercato delle sementi e
degli alimenti, a una maggiore dipendenza della produzione dai prodotti
chimici e a una maggiore dipendenza degli agricoltori dalle grandi
industrie…” Qui
va detto anche che tuttora la produzione di eccedenze alimentari nel
mondo, si aggira intorno al 40% e sarebbe importante ridisegnare
l’equa distribuzione di queste risorse, nonché il rivedere la
convenienza delle colture da trasformazione, come il grano, nei terreni
industrializzati o nei terreni del terzo mondo dove queste, hanno costi
decisamente minori: ciò, fu espresso all’ultimo WTO da Argentina e
Australia. Sono
pericolosi “Tra
i principi etici sottolineiamo quelli della benevolenza, della giustizia
sociale, della trasparenza e della precauzione. Il
principio della benevolenza.
Questo principio esige che un determinato intervento sulla natura o
sull'essere umano si giustifichi per il bene che può fare o per il
fatto di essere l'unica possibilità di salvare vite o di combattere
problemi cronici. Il
principio della giustizia sociale,
nel caso di innovazioni tecnologiche di massa e di alto impatto sociale,
ci porta a interrogarci su chi sarà beneficiato e su chi verrà
danneggiato. Ora, nel caso concreto dei transgenici, è un piccolo
gruppo di grandi imprese che sarà grandemente beneficiato, con grave
danno per l'agricoltura familiare. Il
principio della trasparenza
esige il massimo di informazioni alla popolazione prima
dell'introduzione di massa di tecnologie ad alto impatto e meccanismi di
decisione democratica rispetto ad esse. Le grandi imprese usano un altro
metodo: il fatto consumato. Oltre a ciò, il consumatore ha diritto di
scelta, per ragioni religiose, filosofiche, culturali, etiche o per
raccomandazione medica. Questo esige l'etichettatura totale di alimenti
transgenici… Il
principio della precauzione
… acquista speciale risalto e grande autonomia nella questione dei
transgenici, essendo già incorporato alla legislazione di vari Paesi e
nel diritto internazionale attraverso il Protocollo di Cartagena. Questo
principio implica: E’
evidente in questo caso che esiste una spaccatura tra la gerarchia
ecclesiale e la propria base. Perciò,
a conclusione, va auspicato che ci si impegni concretamente e sempre di
più, su tutte le tematiche ambientali,
anche come persone che credono in Dio Creatore o che condividono
gli stessi ideali di tutela della Creazione, dato che le problematiche
ecologiche ci coinvolgono sempre più
da vicino, per dare
non solo risposte scientifiche, ma soprattutto etiche ed operative per
il bene nostro e di tutti i nostri discendenti. Le leggi 2002/623/CE
Decisione della commissione CE del 24.7.02 sull’emissione deliberata
nell’ambiente di ogm, su Gazzetta Ufficiale n. L200 del 30.7.02 pag 22
. Vi sono indicate anche le modalità per impedire la diffusione degli
ogm. Per
saperne di più www.rfb.it
E’ il sito contro gli ogm ed i cibi a rischio; contiene l’elenco dei
comuni antitransgenici, i siti dei luoghi che sperimentano gli ogm, il
protocollo di Cartagena ed altro. www.nigrizia.it
E’ il sito della eccezionale rivista del mondo missionario comboniano.
Occorre iscriversi gratuitamente, per accedere all’archivio, e
inserire nel motore di ricerca interno, il termine ogm, per avere i
diversi articoli che li trattano. www.cptnac.com.br
E’ il sito della Commissione pastorale della terra brasiliana. Vi si
trovano diversi documenti sull’acqua, sugli ogm, sulla terra ai
poveri, ma non l’ultimo documento citato, che comunque può essere
richiesto attraverso l’indirizzo e-mail. Documento
inedito qui in Italia, perché ricevuto in inglese,
direttamente dal segretario della conferenza episcopale del Sud Africa, padre Efrem Tresoldi un
comboniano italiano che è a Pretoria. Sant’Angelo
in Vado 14.11.03
Prof. Giuseppe Dini |